Privacy, approvato dal Governo il decreto di adeguamento al GDPR: garantito un periodo transitorio per le imprese, che saranno salve da ispezioni e sanzioni per 8 mesi. Attesa la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.
Il Consiglio dei Ministri dell’8 agosto 2018 ha approvato il decreto di adeguamento al GDPR.
La riforma della privacy entrerà in vigore in maniera graduale e per le imprese sarà garantito un periodo transitorio da controlli e ispezioni che dovrebbe durare 8 mesi.
Ora è attesa per la pubblicazione del testo del decreto di adeguamento al GDPR in Gazzetta Ufficiale.
Così come deciso dall’apposita Commissione costituita e comunicato dal Governo si è deciso di modificare il Codice della Privacy esistente, nonostante le profonde innovazioni introdotte dal Regolamento UE 2016/679 in merito all’approccio alla tutela della privacy.
Privacy, ok del Governo al decreto di adeguamento al GDPR
Il testo che ha ottenuto l’approvazione definitiva da parte del Governo è denominato “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati”.
Si tratta di uno dei tasselli fin ora mancanti per dare il via libera definitivo al GDPR, il nuovo regolamento europeo sulla privacy in vigore dal 25 maggio 2018 per il quale mancava ancora il decreto di adeguamento e i chiarimenti sulle sanzioni applicabili.
Manca ancora la pubblicazione del testo del decreto di adeguamento in Gazzetta Ufficiale ma sulla base del testo licenziato dalla Camera l’approccio con le nuove ispezioni della Guardia di Finanza sarà graduale e dovrebbe essere garantito un periodo transitorio di 8 mesi per le imprese.
Questo in virtù (anche) delle sanzioni previste, che come ormai noto potranno arrivare fino a 20 milioni di euro. L’adeguamento al GDPR è stato pieno di dubbi per imprese e professionisti e pertanto il Governo dovrebbe aver accolto (salvo modifiche dell’ultim’ora) la richiesta di gradualità nell’avvio dell’attività ispettiva.
Decreto di adeguamento al GDPR, modifiche al Codice della Privacy
Sulla base di quanto reso noto dal Governo nel comunicato stampa pubblicato a margine del Consiglio dei Ministri dell’8 agosto, si è deciso di semplificare l’adeguamento alla nuove regole sulla privacy.
Pertanto è stato modificato il Codice della Privacy esistente, nonostante il nuovo approccio alla tutela dei dati introdotto dal GDPR con l’introduzione del principio di accountability.
Per garantire la continuità, inoltre, è stato stabilito che per un periodo transitorio resteranno salvi i provvedimenti del Garante e le autorizzazioni, che saranno oggetto di un successivo riesame, nonché i Codici deontologici vigenti.
Essi restano fermi nell’attuale configurazione nelle materie di competenza degli Stati membri, mentre possono essere riassunti e modificati su iniziativa delle categorie interessate quali codici di settore.
Inoltre, per agevolare e per semplificare i nuovi adempimenti per micro, piccole e medie imprese, il Garante dovrà promuovere uno statuto speciale per l’adeguamento al nuovo regolamento sulla privacy per i titolari del trattamento dei dati.
Ulteriori aggiornamenti saranno resi noti non appena verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto di adeguamento al GDPR, all’interno del quale sarà chiarito il nuovo apparato delle sanzioni penali previste.